Orlando Bloom a Giffoni 2015: “Usate le vostre menti per creare il futuro”

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Un’emozione dietro l’altra a Giffoni 2015, dopo aver incontrato Mark Ruffalo, Martin Freeman, Draco Malfoy – Tom Felton e il gleek Darren Criss, è il momento dell’arciere che ha fatto breccia nel cuore di milioni e milioni di fan: Orlando Bloom.
L’attore ha incontrato i giurati tra la disperata richiesta di un autografo ed un selfie rubato. I suoi sostenitori non sono rimasti delusi per nulla, l’attore infatti, si è a lungo dilungato sul blue carpet per soddisfare le loro richieste. 

Nella sala Sordi c’erano ragazzi provenienti da ogni parte del mondo, tutti pronti a fare domande ad uno splendido Orlando Bloom in camicia bianca.
L’attore, nonostante sia spesso preceduto dalla sua gigantesca fama, si è detto volenteroso di rimanere con i piedi per terra ed è davvero desideroso di lavorare accanto ai giovani, questo è il motivo per cui ultimamente si sta avvicinando alle piccole produzioni piuttosto che ai film kolossal, nati per sbancare al botteghino. 

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Quando i ragazzi gli domandano com’è stato rialzarsi, Orlando a 20 anni ha avuto un brutto incidente alla schiena, risponde che le sfide sono il vero e proprio motore della vita. Non si cresce se non ci si mette in gioco. Il problema però, è capire quando fermarsi. Prima dell’infortunio tendeva a correre, a correre senza perdere troppo tempo per guardarsi intorno e non dandosi mai occasione di cogliere l’attimo; dopo la riabilitazione invece, ha imparato ad apprezzare le cose che lo circondano e ad abbracciare la filosofia del Carpe Diem. 

Essere attore oggi, dice Orlando, è ben diverso dall’essere attore ieri. I social media cambiano la percezione di noi stessi e troppo spesso siamo più impegnati a scegliere il migliore filtro di Instagram piuttosto che a vivere appieno le nostre esperienze. Certo, la tecnologia è molto utile in campo cinematografico e il “green screen” (il telo verde usato come sfondo nei film pieni di effetti speciali) è un perfetto gioco di fiducia “tu ti diverti perché puoi solo immaginare quello che succede e, nello stesso tempo, devi fidarti del regista che saprà di certo come gestire il prodotto finale”. 

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Non sono ovviamente mancati riferimenti al “Signore degli anelli”, saga che più di tutti lo ha reso famoso: “non ringrazierò mai abbastanza chi mi ha dato l’opportunità di interpretare Legolas. Il film ha davvero un messaggio molto forte, non importa quanto sei o ti senti piccolo, ognuno ha la possibilità di cambiare il mondo”.

Pubblicato domenica 26/07/2015

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