Cuore di Edmondo de Amicis, il riassunto

Libro Cuore_de amicis

Il libro Cuore di Edmondo de Amicis è uno dei più letti ed apprezzati dai ragazzi perché narra la storia di Enrico, ragazzino di 10 anni, sotto forma di diario che racchiude un interno anno scolastico, da ottobre a luglio. 

Il libro si sviluppa sotto forma di un diario scritto da Enrico, alunno della terza elementare che annota eventi della sua vita scolastica alternati ad interventi sottoforma di lettera da parte dei genitori e della sorella e a nove racconti dettati ogni mese dal maestro per la formazione dei giovani scolari. 

Enrico appartiene ad una famiglia di media estrazione sociale, vive a Torino e la storia è ambientata nell’800, pochi anni dopo l’unione dell’Italia. 

Enrico ama annotare con attenzione i dettagli sui compagni della terza elementare e sui professori, ricavandone un quadro della società ampio e variegato. Ognuno ha provenienza ed estrazione sociale diversa, ne derivano diversi tipi di lavoro, abbigliamento ed abitudini quotidiane. 

Tra i protagonisti principali ci sono Derossi, un ragazzo intelligente e sveglio, capace di controllare l’invidia dei compagni dovuta alla sua estrema bravura in tutte le materie; Garrone, l’esempio del ragazzo buono e sincero, una spalla per tutti i più deboli, capace di insegnare la fierezza e l’onestà; e Franti, l’emblema dell’arroganza e della cattiveria anche in giovane età. 

Le storie sono raggruppate per mesi e, ogni mese, contiene una storia che descrive atti di gentilezza, patriottismo, coraggio, rispetto e amore. Le storie coprono un ampio spettro di emozioni umane: dalla gioia alla tristezza dell’anima, il coraggio, la rabbia, la purezza del cuore o la mancanza di esso. 

Per ogni mese, da ottobre fino a luglio, viene raccontata una storia diversa. 

Ottobre: Il piccolo patriota padovano, racconta la storia di un patriota fiero della sua Nazione che rifiuta il denaro datogli da chi sparla dell’Italia. 

Novembre: La piccola vedetta lombarda racconta la storia di un drappello di cavalleggeri piemontesi che andavano verso la terra nemica. Durante il tragitto incontrano un ragazzino di 12 anni senza famiglia al quale l’ufficiale chiese di salire con lui sull’albero poiché non riusciva a vedere se all’orizzonte ci fossero gli austriaci. Salendo sull’albero il ragazzo venne colpito dal fuoco nemico e morì.
Venne coperto con la bandiera tricolore e tutti gli italiani che passavano da lì, lo salutavano con riverenza e rispetto. 

Dicembre: Il piccolo scrivano fiorentino narra la storia di Giulio, un bambino di 12 anni appartenente ad una famiglia molto grande. Il ragazzino decide di aiutare il padre che per tirare avanti faceva due lavori: di giorno l’impiegato delle strade ferrate e di notte il copista, ma essendo molto anziano si lamentava spesso di non riuscir più a vedere bene.
Giulio che aveva una bella calligrafia decise di aiutare il padre di nascosto e, la notte, quando tutti andavano a dormire iniziò a fare parte del lavoro del padre. Ma Giulio era triste perchè dormiva male e poco, di giorno si addormentava spesso sul banco e il padre iniziò a rimproverarlo. Una notte il padre sentì un rumore, si alzò e lo vide chino sul libro a scrivere e capì tutto. Gli chiese perdono ed i due si abbracciarono. 

Gennaio: Il tamburino sardo narra le vicende di un reggimento di soldati italiani che, messi alle strette dagli austriaci, si rifugiano in una casetta. Gli austriaci continuano ad avanzare ed il comandante ordina a un tamburino quattordicenne di calarsi dal retro dove i nemici non vedevano, e correre fino a un capannone all’orizzonte dove stavano i rinforzi per dare l’allarme.
Il tamburino esegue i comandi nonostante incespichi durante il tragitto e inizi a zoppicare. Poco dopo cade di nuovo e si siede per riposare ma i soldati nemici sono vicinissimi e sta per arrendersi quando finalmente arrivano i rinforzi che salvano gli italiani.
Il tamburino dovrà però amputare la gamba a causa degli sforzi a cui l’ha sottoposta. 

Febbraio: L’infermiere di Tata racconta la storia di Ciccillo, bambino napoletano che va alla ricerca del padre, emigrato in Francia per lavoro e che rientra a Napoli rassicurando la famiglia che sarebbe tornato a casa dopo un breve ricovero in ospedale.
Ciccillo cerca il padre in ospedale e gli viene indicato un uomo in fin di vita che accudisce finchè non incontra il vero padre che sta uscendo dall’ospedale perché finalmente guarito. 

Marzo: Sangue romagnolo ha come protagonista Ferruccio che, rientrato tardi perché è andato in giro con gli amici, viene rimproverato dalla nonna. Durante la discussione, fanno irruzione due banditi mascherati che tentano di uccidere la nonna ma Ferruccio fa da scudo e muore. La nonna, svenuta, si risveglia e capisce l’atto eroico del nipote e lo perdona prima di vederlo morire. 

Aprile: Valor civile. Il sindaco consegna la medaglia al valore civile ad un ragazzo che salva un coetaneo dalle acque del Po. 

Maggio: Dagli Appennini alle Ande. Marco parte da Genova per arrivare a Buenos Aires dove la madre è andata a lavorare. Qui la donna si è ammalata ma non ha il coraggio di sottoporsi all’intervento. Solo quando vede arrivare il figlio, si convince di quanto sia importante guarire. 

Giugno: Naufragio. La nave a vapore salpata da Liverpool viene investita da una terribile tempesta. A bordo ci sono un ragazzo e una ragazza che hanno stretto amicizia durante il viaggio. La tempesta provoca il naufragio del bastimento e possono scamparla solo quelli che saliranno sulla scialuppa di salvataggio. L’ultimo posto è per il ragazzo, ma lui lo cede all’amichetta, che lo vede affondare con la nave, mentre agita la mano per salutarla.

Pubblicato lunedì 28/07/2014 in ,

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