Un amore finisce e la vita non ha più senso! Consultorio!

Ciao sono una ragazza di quasi 16 anni ho un grande problema. Inizio dal fatto che sono molto seria, ho un buon rapporto con i miei genitori, ho tanti amici,preferisco studiare che andare alla discoteca…insomma ho una vita normale. Frequento il liceo classico e sono alla fine del secondo anno. Al termine della seconda media ho conosciuto un ragazzo un anno più grande di me…ci siamo innamorati già dal primo giorno, all’inizio migliori amici ma alla fine lui mi ha proposto di essere la sua ragazza ed io non ho potuto dirgli di no. Era molto simile (caratterialmente) a me e andavamo d’accordo. Siamo stati insieme per tre anni, è stata una relazione seria (il mio primo ragazzo)…mai andati oltre il bacio; mi sono lasciata un paio di mesi fa. Il nostro rapporto è stato bellissimo, ma da quando lui mi ha lasciata (dicendo che non provava più quello che provava una volta), io sono cambiata.

Non ho più voglia di mangiare, sto sempre in casa e non esco più. La maggior parte delle volte sto sul letto a vedere le sue foto. Ho tentato più volte di tagliarmi le vene. Non riesco a darmi pace. Per me lui è tutto. Ho provato a chiarire ma non ne vuole più sapere. Per di più viene a scuola con me è questo ha causato parecchi litigi con la mia famiglia poiché vorrei cambiare liceo pur di non vederlo. Non voglio più passare le mie giornate a rimpiangere il tempo trascorso con lui ma non so come fare. Voglio ritornare a sorridere di nuovo,ma lui mi manca molto e non riesco ad andare avanti; è come se sentissi un vuoto dentro, mi sembra di essere in un tunnel e non vedere mai la luce; non riesco a fidarmi più di nessuno neppure della mia stessa ombra. Mi sento sola come se fossi l’unica a vivere questo tipo di disagio.

Per favore ho bisogno di un vostro consiglio per uscire da questa situazione. Grazie <3

Cinzia, psicologa risponde:

Cara Lucia,
rispondo con molto piacere alla tua lettera, poiché credo che molte persone che hanno vissuto la fine di un amore si possano riconoscere nelle tue parole. Sai Lucia, a volte noi “specialisti” paragoniamo la fine di una relazione con una persona amata ad un lutto. Così come abbiamo bisogno di un periodo “fisiologico” per elaborare la perdita “reale” di una persona alla quale abbiamo voluto bene, il trascorrere del tempo è necessario anche per vedere una persona che ha fatto parte della nostra vita non più come il “nostro” ragazzo/a, ma come un conoscente, un amico, …

Già, il tempo, eppure a volte lo trascorriamo a rimpiangere quello passato, e può accadere di desiderare di morire per non sentire più il dolore che proviamo in quel momento. Il dolore è un sentire che accompagna le nostre vite ed è un’emozione congrua con l’esperienza di perdita che stai affrontando. Tu racconti di essere una persona con una famiglia vicina e con tanti amici, ed è importante poter condividere con loro i tuoi dispiaceri, ma anche esperienze diverse dall’”essere la ragazza di” che possano riempire quel vuoto dentro che oggi senti. Il primo grande aiuto Lucia te lo sei data da sola, quello di aprirti al mondo, come hai fatto con questa lettera scrivendo ciò che senti.

Scrivimi ancora se vuoi, e ricorda che al consultorio della tua città c’è sempre qualcuno disposto ad ascoltarti e se ti va, visita il nostro sito http://www.giovani.aslmn.it/, c’è anche uno spazio, “La mia stanza”, dove puoi trovare qualcuno per dialogare in modo del tutto riservato. Nel frattempo auguro a te e a tutti i ragazzi e le ragazze che ci leggono una … buona vita! A presto