Tutti gli aspetti negativi dell’essere popolari a scuola

popolarità a scuola

Aspiri ad essere una delle ragazze più popolari a scuola? Prima di metterti in moto per acquistare notorietà tra i compagni di classe e non, ti mettiamo in guardia svelandoti gli aspetti negativi dell’essere popolari, di quella che, per te, potrebbe essere una conquista. 

In tantissime serie tv le persone popolari a scuola sono quelle che hanno più corteggiatori, più amici, più inviti alle feste, ma non vengono mai messi in evidenza gli aspetti negativi della popolarità a scuola

Prima di tutto, essere delle persone conosciute mette in vista e qualunque cosa tu faccia sarà sempre notata da qualcuno. Un aspetto che potrebbe non disturbare, finché una semplice caduta, un passo falso tra la folla o un brutto voto a scuola possono diventare motivo di gossip tra i tuoi compagni di classe. 

Chi è popolare a scuola, secondo le leggende metropolitane, è circondato da tantissimi amici: ma quali sono quelli veri? La popolarità accresce sempre la propria cerchia di amicizie che, solitamente, si avvicinano a te nel tentativo di acquistare di riflesso un po’ di fama. Purtroppo non sono queste le vere amicizie che, in genere, si contano sulle dita di una mano e che non ti sono vicine per avere qualcosa in cambio. 

Come gli amici, anche i ragazzi che si avvicinano a te potrebbero farlo solo perché sei popolare a scuola. Dunque, se tra gli aspetti negativi di questa condizione ci potrebbe essere anche un fidanzato non del tutto disinteressato, meglio rimanere nella propria “normalità”. 

Inoltre, se sei tra le persone più in vista, qualunque litigio col tuo ragazzo o anche la fine della vostra relazione potrebbe diventare un vero e proprio pettegolezzo tra i corridoi della scuola. 

Infine, tra gli svantaggi dell’essere popolare a scuola c’è il rapporto con i professori. I docenti ti terrebbero sempre sotto controllo e, qualunque cosa tu faccia, loro lo saprebbero alla velocità della luce correndo ad informare immediatamente anche i tuoi genitori.

Pubblicato giovedì 22/12/2016

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