Soffro di autolesionismo, aiuto! Risponde il Consultorio.

Ho pensato molto prima di scrivere questa lettera. Io ho tredici anni e mi potete ipoteticamente chiamare Hope. Ho molti problemi. Gente che mi prende in giro per il mio fisico, i miei che litigano in continuazione, i miei nonni che stanno male e io mi taglio. Lo faccio per sentirmi meglio ma so che è sbagliato. Forse questo rende ancora la cosa più grave. Il mio braccio destro è praticamente coperto e pieno di ferite. Non so come fare. Non so come fare per riuscire a smettere e a dire stop. Non so come fare per nasconderli. Spero che voi mi possiate dare una mano.
Solo, grazie.

Ines psicologa, risponde:

Ciao, Hope.
ci racconti una situazione molto difficile familiare e personale. Immagino quanto ci hai pensato prima di scriverci (soprattutto di quella cosa molto delicata e molto privata di te), ma sono contenta che tu l’abbia fatto.
Il nome che hai scelto mi piace: in inglese è speranza. La speranza è quello che voglio subito condividere con te e dirti che la prima cosa è sperare di risolvere i propri problemi, di desiderare di risolverli, la seconda di cercare aiuto. Considero questa mail un primo passo per cercare aiuto.

Nella tua breve ma intensa lettera, accenni ai tuoi tanti problemi, ci dici che sei molto giovane,hai 13 anni, ma non so sei una ragazza o un ragazzo. Ho l’impressione che tu sia una ragazza, chissà se è così. Hai tanti motivi di sofferenza sia personale che familiare. Sono molto contenta che tu abbia capito che è sbagliato quel tuo comportamento, quello di farti male fisicamente, ma non riesci a interromperlo. Dici che il fatto di sapere che è sbagliato “forse questo rende la cosa ancora più grave”. Certo la rende più penosa per te, ma il rendersi conto appunto che è sbagliato è fondamentale per cercare una soluzione al proprio stare male. Forse il tuo star male è diventato troppo difficile da nascondere, proprio come ti succede per i tagli. Mi sembra impossibile che tu sia così brava/o che nessuna delle persone che sono vicine a te se ne sia accorta, nessuno abbia notato nulla (i genitori  o i nonni, qualcuno degli insegnati o degli amici…), dato che è una situazione che dura da tanto tempo e i tagli sono tanti. Penso che anche se non ti sei confidato/a con nessuno, qualcuno almeno avrà intuito qualcosa.

Caro o cara Hope, devi assolutamente uscire dal tuo isolamento e dire a qualcuno di tua fiducia che cosa ti sta succedendo. Hai bisogno di sostegno. Non è possibile in solitudine. Al tuo problema si può trovare soluzione. Il tuo disagio va affrontato con l’aiuto di uno specialista esperto nelle problematiche psicologiche degli adolescenti, che sappia accoglierti e comprenderti, ma che sappia anche dare un aiuto ai tuoi familiari. Il tuo problema si può superare comprendendo i significati che ha per te il comportamento autolesionistico (il tuo farti del male fisicamente) e la natura delle tue difficoltà emotive che ne sono alla base. Ti puoi riferire al Consultorio Familiare e cercare lo psicologo.  Se non conosci questo servizio, scrivici ancora e ti daremo le indicazioni per recarti a quello più vicino a dove abiti.

Apri tu il dialogo. Se proprio non riesci a trovare le parole, fai leggere questa mail a chi ti potrà accompagnare. Anche quando pare di essere completamente soli, si può scoprire che c’è qualcuno che è disposto a dare aiuto. Ciao, Hope, mi raccomando, continua a percorrere la strada positiva che hai aperto davanti a te!

Hai un problema che vuoi affrontare con gli esperti? Il metodo per parlare con loro è molto semplice! Scrivi una mail a [email protected] mettendo come titolo della email “CONSULTORIO”. La vostra Kika girerà di conseguenza le vostre richieste al Consultoriogiovani di Mantova!