Non riesco a fare amicizia. Come faccio? Consultorio!

Sono Greta ho 16 anni e frequento il terzo anno di superiori.

Quando mi sono iscritta alle superiori ho scelto una scuola diversa da quella dei miei amici perché volevo incontrare gente nuova e non stare sempre con gli stessi ma dal primo giorno di scuola di superiori sentivo un’aria negativa nei confronti dei miei compagni poiché sono ragazzini vivaci rispetto a me e non mi sono bene integrata nella classe. All’inizio mi prendevano in giro per i miei strani modi di fare cosa che per me era umiliante e così sono caduta in depressione. Questa depressione non ha fatto altro che peggiorare le cose: piangevo, non ridevo, non parlavo, non studiavo e da quel momento in poi i miei compagni mi hanno cominciato ad isolare dal gruppo classe.

All’inizio non me ne ero accorta di questo ma poi c’è stata una gita scolastica che doveva essere bella per me visto che adoro le gite ma non fu così: mi hanno ignorata per tutto il tempo (compreso il pernottamento in hotel) e cercavano di evitarmi anche con le scuse più banali. Da questo anno le cose stanno andando sempre peggio; mi ritrovo da sola e quando arrivo in classe nessuno mi saluta, nessuno mi chiede mai i compiti, nessuno mi dà i compiti, nessuno mi cerca e la cosa peggiore è che parlano male di me quando non ci sono. Ho provato a socializzare con loro molte volte senza buoni risultati. Io non so cosa abbia fatto di male nei loro confronti, cerco di darmi delle risposte ma non ne trovo. Forse dovrei farmi bocciare così mi ritrovo con gente più matura perchè proprio non riesco a fare amicizia con loro. E’ come se li conoscessi da un giorno o addirittura come se fossimo estranei… cosa posso fare?”

Cara Greta,
si prova un senso di costernazione leggendo la tua lettera. Spieghi bene il senso di diversità, di estraneità e di esclusione che provi, mentre dici che eri desiderosa di nuove relazioni. Fa molto riflettere quello che ti accade. Devi assolutamente uscire dalla situazione di chiusura in cui ti trovi e metterti in una posizione attiva. Ti dico subito che farsi bocciare non è la soluzione che ti consiglio. Il cambiamento che si desidera negli altri in realtà deve partire da se stessi. Comporta sempre una conoscenza del proprio comportamento e di aspetti del proprio carattere. Spesso non si può fare da soli. Hai bisogno di un aiuto, per capire quelli che hai definito “i tuoi strani modi di fare” per i quali all’inizio venivi presa in giro, e per affrontare la tua depressione.

Hai mai parlato in famiglia o a scuola di quello che succedeva coi tuoi compagni, di quello che provavi? Mi riesce molto difficile credere che tutto sia avvenuto senza che nessuno si sia accorto, in famiglia e a scuola, come pure che i tuoi compagni siano coalizzati in una gelida e crudele insensibilità. Vanno coinvolti in modi diversi i tuoi genitori ed i tuoi insegnanti. Oltre all’aiuto, in un ambito riservato, diretto a te ed ai tuoi genitori, potrebbe essere utile anche un aiuto diretto alla classe. Per il primo aiuto ti potresti riferire allo psicologo del Consultorio Familiare o al Consultorio Giovani della tua città. Per il secondo, se i tuoi insegnanti, in quanto educatori, lo considerassero opportuno, potrebbero chiedere una consulenza ad operatori (per esempio dell’ASL) per un intervento per loro stessi o anche diretto alla classe, per capire che cosa è avvenuto tra voi e recuperare i vostri rapporti.

Immagino i tuoi compagni come degli adolescenti che come te desiderano avere amici, stare insieme agli altri, vivono momenti di infelicità, insicurezza… Chissà forse c’è bisogno di una “scuola di sentimenti”, in cui confrontarvi rispetto alle proprie emozioni e diventare finalmente insieme un nuovo gruppo.

Su 10eLOL dedichiamo uno spazio importante a una collaborazione speciale con il Consultoriogiovani di Mantova – ATS Val Padana.
Il Consultoriogiovani è una grande possibilità per tutti voi di dialogo “virtuale” con esperti, pronti ad aiutarvi in situazioni difficili.