Mio fratello mi odia e io soffro: risponde il Consultorio!

Salve… sono I. ed ho 20 anni e vengo da Roma. Ho letto su internet questa email e prima di scrivervi ho pensato un pò, ma poi mi sono decisa. Il mio problema è il rapporto con mio fratello di 24 anni. Premetto col dire che i miei genitori sono separati da quando avevo 6 anni. Mio padre e anche mia madre si sono rifatti una vita, niente figli ma hanno una persona al loro fianco. Con mio fratello? Bhè sono anni che mi tratta come uno straccio, mi fa sempre sentire niente, non mi chiede mai come sto, cosa ho fatto. A volte sembra che gli urti anche solo la mia presenza. Io per lui ho sempre fatto tutto, veramente,anche mia madre a volte me lo diceva che ero troppo buona. Ma è nel mio carattere, sono così, e nonostante lui mi annullasse completamente io per lui c’ero sempre. Una volta mi ha anche messo le mani al collo e stava per soffocarmi.

Non gli ho parlato per un pò di tempo ma poi è riniziata sempre la stessa storia. Per lui sono inutile, gli dò fastidio e non capisco perchè… cosa gli ho fatto? Ci sto malissimo perchè a volte vorrei poter andarmene da casa perchè mi sento estremamente SOLA. Mia madre lo giustifica sempre e io non sò piu come fare. Sono anni che mi sta e stanno facendo del male, non ce la faccio più. Piango costantemente ma scusate il termine nessuno mi si caga. Lui ha un rifiuto verso di me e nn riesco a capire. Io veramente nn gli ho mai fatto niente… Spero possiate rispondermi presto. Scusate il disturbo. GRAZIE. Un abbraccio I.

Ines psicologa risponde:

Ciao I. di 20 anni.
Le relazioni tra fratelli svolgono un ruolo importante nella crescita individuale e nella vita subiscono grandi cambiamenti. Sono molto complesse: sentimenti di ammirazione e di competizione, rivalità, si mescolano a collaborazione e amore, ma anche a crudeltà.  L’atteggiamento rifiutante e aggressivo di tuo fratello,  mi fa chiedere se questi comportamenti non indichino una sua situazione problematica personale che è stata sottovalutata. Non è accettabile una situazione di mancanza di rispetto, di mortificazione; ancora meno lo sono comportamenti aggressivi agiti come quello che descrivi. Non si deve rimanere in una posizione passiva e rinunciataria. Bisogna trovare il modo di far comprendere i propri bisogni ed i propri desideri.

Mi chiedo se proprio non è possibile parlare di quello che provi con tua madre e con tuo padre. Incoraggio sempre i ragazzi a farlo, a riprovare, per cercare di instaurare un dialogo. Se è necessario, quando non si riesce a risolvere le difficoltà in famiglia, è opportuno cercare un aiuto esterno. Sei abbastanza grande come età per poterlo fare. Ti consiglio di rivolgerti ad uno psicologo, per esempio, al Consultorio Familiare della tua città. Quando avrai capito meglio la tua dimensione personale, potrai prendere le decisioni più giuste, compresa quella di andartene per realizzare la tua autonomia personale, specie se la situazione familiare non potrà essere recuperata. In questo momento andare via di casa, se anche ti fosse possibile, non credo che costituirebbe la soluzione al problema.
Ti abbraccio anch’io.

Hai un problema che vuoi affrontare con gli esperti? Il metodo per parlare con loro è molto semplice! Scrivi una mail a [email protected] mettendo come titolo della email “CONSULTORIO”. La vostra Kika girerà di conseguenza le vostre richieste al Consultoriogiovani di Mantova!