Il visconte dimezzato di Italo Calvino, il riassunto

Il visconte dimezzato


Il visconte dimezzato è un romanzo di Italo Calvino e fa parte della trilogia I nostri antenati, che comprende altri due romanzi: Il barone rampante e Il cavaliere inesistente. Oggi ti proponiamo il riassunto de Il visconte dimezzato. 

Il visconte Medardo di Terralba e il suo scudiero Curzio vanno in guerra contro i turchi nella pianura Boemia. Medardo, una volta giunto nell’accampamento cristiano che gli aveva dato ospitalità, viene nominato tenente dall’imperatore. 

Il giorno successivo al loro arrivo nell’accampamento cristiano, durante una battaglia, Curzio viene colpito da una freccia e il visconte, troppo vicino al territorio turco, viene dimezzato da una cannonata. La sera passano sul campo di battaglia due carri: uno raccoglie i feriti e l’altro i morti. Medardo viene caricato sul carro dei feriti e, una volta giunto dai medici, questi constatano che gli è rimasta solo la parte destra del corpo. Tuttavia riescono a salvarlo e dall’ospedale esce “mezzo visconte”. 

Medardo torna a Terralba avvolto in un mantello che nasconde una stampella e una gruccia che sostituiscono il piede e la mano amputati. Davanti allo sbigottimento degli altri, il visconte si ritira nella sua camera. La metà di Medardo salvata dall’esercito si dimostra subito perfida. Taglia a metà tutto quello che trova intorno a sé e si impadronisce del feudo. Tutti hanno paura del visconte cattivo. Quest’ultimo infatti compie diverse azioni malvagie: regala dei funghi avvelenati al nipote che viene salvato dai servi, dà fuoco ad un fienile, accusa la balia di essere lebbrosa e la spedisce nel villaggio che ospita tutti i malati. 

Arriva intanto al feudo, dopo un lungo pellegrinaggio, l’altra metà del visconte Medardo che si dimostra tanto buona quanto è cattiva l’altra parte. I due visconti convivono nel feudo di Terralba, il primo causando danni e dolore, l’altro ponendo rimedio alle cose e predicando il bene. Proprio per questo vengono soprannominati il Gramo ed il Buono. Mentre il primo vive nel castello, il secondo vive nei boschi. 

Il Gramo ed il Buono danno continui incarichi opposti a Mastro Pietrochiodo, un falegname che è molto più abile a costruire ghigliottine per il Gramo che le macchine richieste dal Buono. Tra il popolo, sia il Gramo che il Buono generano problemi: le azioni eccessivamente buone arrivano quasi a provocare disagi tanto da risultare anch’esse sgradevoli alle persone. 

I due visconti si innamorano di Pamela, una contadina che inizia a non tollerare entrambi. Alla corte dei due preferisce quella del Buono ma la sua famiglia si oppone perché il visconte cattivo minaccia di distruggerli se Pamela non sposerà lui.
Alla fine Pamela acconsente alla proposta di matrimonio del Gramo e chiede lei stessa al Buono di sposarla; quindi il giorno delle nozze entrambi i visconti si dovranno presentare all’altare. 

Alla cerimonia il Gramo arriva in ritardo e Pamela finisce per sposare il Buono. Il Gramo, sostenendo di essere lui il visconte Medardo, ritiene che Pamela sia sua moglie quindi per decidere chi dei due sia il marito della contadina, il Gramo sfida a duello il Buono. 

Durante il duello si riaprono le enormi cicatrici che ognuno di loro aveva: tutti e due cadono a terra svenuti ed il dottor Trelawney approfitta della situazione per prendere i due corpi e ricucire le due parti. Finalmente il visconte torna ad essere uno solo. Sposa Pamela che diventa viscontessa e moglie di un uomo capace di amarla fino alla fine dei suoi giorni.

Pubblicato lunedì 08/12/2014 in ,

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