L’amico ritrovato di Fred Uhlman, il riassunto

L’amico ritrovato di Fred Uhlman, il riassunto:
La storia parla del sedicenne Hans Schwarz che vive in Germania intorno al 1932. Il ragazzo è ebreo e vive una vita noiosa: non ha amici e odia tutto ciò che lo circonda. Passano i mesi ma nulla cambia fino a quando un nuovo studente entra in classe. Il suo nome è Konradin von Hohenfels. Egli è il figlio di una famiglia molto ricca e gloriosa.  

Hans e Konradin sembrano avere molto poco in comune, ma Hans nota che anche Konradin raccoglie monete antiche e capisce che quello è l’unico modo per poterlo avvicinare. 

Fin dal primo momento Hans sa che lui e Konradin diventeranno buoni amici. 

Dopo pochi giorni, Hans e Konradin iniziano a chiacchierare spesso discutendo sulle monete antiche e scoprendo di avere molto di più in comune così iniziano a vedersi anche dopo l’orario scolastico.  

Le settimane passano e i due diventano sempre più amici. Un giorno Hans decide di chiedere Konradin di andare a casa da lui, va tutto bene e i ragazzi si divertono tanto.
Dopo aver trascorso alcuni giorni a casa di Hans, Konradin lo invita, di sorpresa, a casa sua. Hans non se lo aspettava ed aveva paura dei suoi genitori che fortunatamente, non erano in casa. 

Ogni volta che sono a casa di Konradin, i suoi genitori non sono in casa, e Hans inizia a sospettare che Konradin si vergogni di presentarlo ai suoi genitori perché è ebreo. 

Un giorno, Hans incontra casualmente Konradin con i suoi genitori ma, avvicinandosi all’amico, questo lo ignora. Hans si arrabbia tantissimo e la loro amicizia inizia a vacillare.  

Intanto Hitler inizia ad avere sempre più potere, la maggior parte degli ebrei sono vittime di bullismo, e così succede ad Hans. Suo padre decide di mandarlo in America perché non vuole che finisca ucciso. Questa decisione separa Hans da Konradin definitivamente. 

Prima di partire, Hans spedisce una lettera al suo migliore amico. Il contenuto è molto triste e Konradin gli spiega quanto sentirà la sua mancanza. Nella lettera Konradin spiega che crede in Hitler, secondo il suo parere, lui era l’unico che poteva aiutare la Germania a risalire. Odiava il fatto, però, che voleva distruggere tutte le “razze inferiori”.  

Il libro va avanti di circa 30 anni. Hans ora vive in America, fa l’avvocato ed ha moglie e figli.  

Si era quasi completamente dimenticato della sua infanzia infelice in Germania fino a che non gli viene chiesto di donare dei soldi per un memoriale di guerra per i suoi vecchi compagni caduti come soldati. 
In un primo momento evita la lettera H perché non voleva sapere cosa fosse successo a Konradin (il suo nome era von Hohenfels), ma poi decide di dare un’occhiata comunque.  

Non credendo ai suoi occhi, si legge quanto segue: ‘Von Hohenfels, Konradin, implicato nel complotto per uccidere Hitler. Eseguito ‘. 

Il libro si conclude con questa frase finale che stupisce il lettore e fa capire quale sia stata la scelta finale di Konradin.
L'amico ritrovato

Pubblicato lunedì 18/08/2014 in ,

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